«Sulle tasse non dobbiamo fare promesse elettorali. Le tasse a Milano si abbassano una volta ridotti i costi della macchina comunale». Ma il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi, che è già stato city manager del Comune ai tempi di Albertini, e della «macchina» conosce bene pregi e difetti, ha già in mente passaggi e punto di arrivo. «Il digitale - ha scritto ieri su Facebook - ci aiuterà a fare una riorganizzazione profonda, per rendere i servizi del Comune più efficienti e meno costosi. Il mio obiettivo è di riportare le tasse locali a Milano allo stesso livello degli anni in cui era al governo il centrodestra». Erano anni in cui nonostante i trasferimenti locali iniziassero già a calare, non è mai stata applicata (ad esempio) l'addizionale Irpef, Milano come ultimo baluardo tra le grandi città.
Risparmi con la «rivoluzione digitale» in Comune. Via le imposte Pisapia, torniamo al fisco leggero