(...) a Sala e a quelli nel Pd milanese (a partire dal segretario Pietro Bussolati) non vogliono accettare preventivamente la condizione posta per guidare la lista e tenere stretto l'elettorato di sinistra in una partita che, con la discesa in campo di Stefano Parisi per il centrodestra, è apertissima. Perchè ci sia una «lista Baòzani», mr Expo deve garantirle il posto da vicesindaco. Prima erano indiscrezioni, poi lo ha chiesto più esplicitamente qualche esponente Sel e ieri a domanda secca la Balzani ha chiarito di non avere ancora sciolto la riserva perchè «è importante che Sala ci chiami entro domani (oggi. ndr.) per risolvere la questione della coalizione e delle liste. Io ho posto condizioni chiare, il 34% degli elettori alle primarie ha riconosciuto in me il candidato sindaco ed è necessario dare un forte senso di protagonismo a questo progetto politico, altrimenti non presterei la mia credibilità e non chiederei mai il voto agli elettori come una mera operazione elettorale, non funzionerebbe». Respingerebbe al mittente invece la richiesta (circolata in questi giorni) di candidarsi con la lista più a sinistra «Milano in Comune», ancora a caccia di un nome: si è offerto Curzio Maltese ma è in ribasso, è stato sondato l'ex pm Gherardo Colombo, nel iimbo la blogger Marina Terragni. Beppe Sala ieri si è detto «pronto a lavorare con Sel nell'obiettivo di un centrosinistra unito e responsabile, la migliore garanzia perchè la città non finisca nuovamente nelle mani della compagnia che la destra propone». Ma non ha commentato il rialzo della Balzani: la resa dei conti è rinviata a questa sera, e sarà presente anche Giuliano Pisapia. Gli sfidanti alle primarie si erano impegnati a sostenere il vincitore, il sindaco si è presentato come garante del patto, sarà il momento definitivo per chiarire le posizioni.Da un «baratto» politico a quello amministrativo. La Balzani ieri ha lanciato i bandi per «rottamare» con i lavori utili 105mila euro di multe o tasse non pagate (Ici, Imu, Tares, Tarsu) prima del 2013. Può aderire (entro 60 giorni) chi dichiara Isee sotto i 21mila euro, può dimostrare che c'è stata morosità incolpevole (a causa di malattia, cassa integrazione, perdita del lavoro ecc) e sarà ammesso chi ha debiti superiori a 1.500 euro. Per «smaltire» - poniamo - una cifra di questo tipo, occorrerebbero 150 ore di lavoro, si calcolano 10 euro all'ora. Tra i primi progetti a disposizione: la tinteggiatura dei Cam Lampugnano, Lessona, Pecetta, Jacopino (valore totale di 46mila euro, da suddividere tra più debitori), la pulizia e sgombero delle cantine nel Consiglio di zona 4 (mille euro) e la tinteggiatura della scala principale e degli uffici al primo piano (6.700 euro). Il Comune, a caccia di tutor e sponsor per gli interventi, stima la risposta di 100/150 persone. Milano è la prima grande città in Italia a lanciare il baratto, se il test funzionerà potrebbe partire un bando al mese, i lavori estendersi alla cura del verde e compiti più specializzati. Ma se ne occuperà la prossima giunta. Per ora si vedrà all'opera la prima squadra. A maggio, giusto a poche settimane dal voto. ChiCa
Bando del Comune per saldare i debiti con lavori utili Chiesto a Sala il posto da vice. Stasera la resa dei conti