Maria Sorbi
Non mancano le sorprese nei risultati dei ballottaggi degli altri comuni lombardi. A cominciare da Varese, da sempre roccaforte leghista, espugnata da Davide Galimberti, sostenuto dal centrosinistra che, con quasi il 52% dei consensi ha lasciato Paolo Orrigoni al 48%. E a quanto pare non è servita la scelta del governatore lombardo Roberto Maroni di candidarsi come capolista. La risposta della cittadina lombarda è stata piuttosto chiara. Inversione di bandiera politica anche a Gallarate, dove Andrea Cassani (centrosinistra) stacca di dieci punti percentuali il sindaco uscente Edoardo Guerzoni (centrodestra) e gli sfila la poltrona per i prossimi cinque anni. Di fatto, nella provincia di Varese l'unica roccaforte del centrodestra democratico è rimasta Busto Arsizio, dove la coalizione si è riconfermata addirittura al primo turno. Il centrodestra regge anche a Nerviano, dove è stato riconfermato il sindaco Massimo Cozzi. Resta invece al centrosinistra Arcore, dove vince il sindaco Rosalba Colombo, sostenuta dal centrosinistra. Desio riconferma il sindaco di centrosinistra Roberto Corti e lascia il candidato, ex assessore regionale, Massimo Zanello a poco più del 47%. Punta nuovamente sul sindaco uscente anche il comune di Rho, che dà nuovamente fiducia a Pietro Romano, centrosinistra. A San Giuliano milanese vince nettamente il centrodestra con Marco Segala, che stacca di oltre dieci punti il rivale del centrosinistra Alessandro Lorenzano. Pioltello invece esce dal commissariamento affidando la poltrona da sindaco al centrosinistra di Ivonne Cosciotti. Resta una mappa variegata quella dei comuni lombardi, che per certi versi riconferma le amministrazioni uscenti e che in altri casi denuncia una disaffezione alle urne. Ad esempio a Varese, dove il popolo leghista non ha sostenuto il candidato come ci si aspettava.