Due anni fa arrivò a Locarno con «San Siro», un documentario sui retroscena dello stadio milanese «Giuseppe Meazza», che metteva in luce i segreti della Scala del calcio, al di fuori del contesto sportivo. Oggi Yuri Ancarani (nella foto), 44 anni, ravennate di nascita e milanese di adozione che qui vive e lavora, si è aggiudicato il premio della giuria nella sezione «cineasti del presente» con il film «The challenge».
La storia non è cittadina, stavolta e Ancarani si occupa della caccia col falco che vanta oltre 40 secoli di storia. In Occidente fu la passione dominante dell'aristocrazia medioevale, mentre mantiene un prestigio inalterato nella cultura araba. La falconeria e il deserto sono un parallelo attento attraverso la figura di un uomo che sta portando a un torneo in Qatar i suoi falchi da competizione. Nella luce zenitale di uno spazio spoglio, tra parabole e collisioni di oggetti del desiderio, il film racconta uno stralunato «week-end tra le dune».
SteG
A Yuri Ancarani un premio per il film sulla falconeria