È nullo il registro comunale per i matrimoni gay contratti all'estero. Il Consiglio di Stato ha ribaltato il verdetto del Tar riaprendo, sul piano giuridico e non solo, una questione che resta attualissima. La sentenza dei magistrati amministrativi riguarda il Comune di Roma, ma almeno dal punto di vista degli effetti politici vale anche a Milano. Dopo la notizia della sentenza sono cominciate a piovere reazioni anche su Palazzo Marino, che nei mesi scorsi aveva deciso di ingaggiare una battaglia aperta a favore delle cosiddette «nozze gay», e contro il ministro degli Interni, Angelino Alfano, che con una circolare aveva chiesto alle prefetture di cancellare dall'anagrafe i matrimoni celebrati in altri Paesi e poi trascritti anche in un registro comunale di Milano, per decisione del sindaco come ufficiale di Stato civile.
Il Consiglio di Stato boccia i matrimoni omosessuali e si riaccendono le polemiche a Palazzo Marino