Nove giorni di allerta. Durerà tanto, la prossima sfida del sistema di sicurezza milanese, dal 5 al 13: il livello di allerta è già al massimo, e lo resterò ancora dopo questo periodo, ma gli eventi in programma hanno spinto le istituzioni a implementarlo con misure specifiche. Un surplus di sicurezza per non sottovalutare la situazione, senza però cedere ai facili allarmismi. «Ci sono i giorni dell'Artigiano in Fiera che saranno impegnativi per la presenza di migliaia di persone, la Prima della Scala e lunedì un concerto nello stesso teatro che dovrebbe avere una presenza consistente di pubblico e di rappresentanti istituzionali spiega Giuseppe Priolo, viceprefetto vicario . Abbiamo il massimo livello di allarme del sistema per quanto consentono le forze in campo che sono consistenti e sufficienti a garantire sicurezza».Lo schieramento è ampio e con reparti iper specializzati: l'esercito, la cui presenza è confermata fino a fine anno e «previdibilmente lo saranno anche dopo» specifica Priolo, carabinieri, guardia di finanza, e anche reparti del gruppo di intervento speciale (Gis), un'unità di élite dei carabinieri utilizzata anche nei teatri di guerra. Insomma il possibile è stato previsto, dicono dalla Prefettura, e hanno provato a immaginare anche l'impossibile. Per questo il comunicato del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presdieduto da Priolo spade calma spiegando di aver confermato le misure già in essere e predisposto quelle specifiche relative agli eventi programmati per assicurare, con assoluta condivisione di scelte e obiettivi, la più elevata efficacia del sistema di prevenzione e di controllo del territorio». Il clima però resta teso. Subito dopo la strage di Parigi, in molti hanno notato metropolitane più vuote in città e sono scattati una mezza dozzina di falsi allarmi, tutti verificati dalle forze dell'ordine. E anche le linee di trasporto urbano in realtà, secondo la Prefettura, sarebbero tra le più sicure grazie anche al servizio di polizia interno gestito insieme alla polizia locale. Lo choc dell'attacco su suolo europeo, seguito alle allerte dei servizi segreti di vari Paesi, con in testa l'Fbi, non lasciano comunque la sensazione di serenità per le strade. Almeno non in tutti. Il consueto spettacolo di bancarelle intorno al Duomo o le esposizioni dell'Artigianato in Fiera vengono viste da molti con occhi diversi. La fila non è più un problema per il tempo perso in piedi, ma è diventata un possibile obbiettivo dei terroristi. L'ultima tornata di arresti nel bresciano poi, non ha rilassato gli animi dei milanesi. Come le notizie che si rincorrono in ogni momento su possibili rischi per la sicurezza. La valigia dimenticata da un viaggiatore diventa motivo di agitazione e probabilmente lo sarà ancora soprattutto nei nove giorni di passione che aspettano il sistema di sicurezza milanese.
Michelangelo Bonessa