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«Primarie Pd indecorose, avanti con Fratelli d'Italia»

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Onorevole Mariastella Gelmini, mentre la sinistra va alle primarie, voi rispondete col tavolo Milano?«Queste sono primarie per le poltrone. Hanno perso la loro funzione iniziale di strumento di democrazia in cui è il cittadino a scegliere ed è tutto legato alla guerra interna al Pd su poltrone e candidature. Persino la data. Sono uno scontro tra Renzi e Pisapia. Uno scontro di potere, uno spettacolo indecoroso».Le primarie il 7 febbraio comportano un'accelerazione anche nel centrodestra?«Dobbiamo decidere senza farci dettare i tempi dalla sinistra: costruire un programma convincente, unire le forze e aprirci alla città per illustrare la nostra proposta».E il nome del candidato? «C'è sul tavolo un nome autorevole, che tutti conosciamo e apprezziamo, ed è quello di Alessandro Sallusti. Toccherà a lui sciogliere le riserve. Comunque, ho molta fiducia nelle scelte di Berlusconi e sono sicura che, come già in passato, farà la scelta più azzeccata e vincente per Milano». Il Tavolo Milano lavorerà insieme con gli alleati? De Corato invita a scrivere tutti insieme al programma... «Tutta Forza Italia e tutti i suoi quadri devono esseri mobilitati nel Tavolo Milano, vista l'importanza del voto. Poi De Corato ha ragione. Milano è da sempre un luogo centrale: da qui si elaborano soluzioni politiche che valgono per il Paese ed è bene che lavoriamo tutti insieme».Chi fa parte dell'alleanza di centrodestra e chi no?«Lega, Forza Italia e Fdi. Serve una parola di chiarezza di Ncd, che oggi non c'è: anzi esiste la contraddizione tra Lombardia e Roma. Per questo dico: nel frattempo andiamo avanti con Fratelli d'Italia».Si ipotizza che Ncd si candidi da sola con Passera.«Non mi interessa. Credo che oggi il tema sia allargare la coalizione, con un dialogo diretto con i cittadini. Non sigle e recinti, andare oltre i partiti e la coalizione, cercando con i cento punti del programma di entrare nella vita di tutti i giorni, dal centro alle periferie: su sicurezza casa ordine pubblico e trasporto. Ci serve un programma zona per zona».Come avverrà questo dialogo diretto con i cittadini?«Siamo in piazza con i gazebo di Altitonante e Tatarella per ascoltare progetti e proposte. C'è l'impegno dei consiglieri comunali. E le idee nate dal comitato civico di Gallera. Tutti questi frutti del dialogo con i milanesi entreranno nel programma dell'alleanza».Il sindaco di Firenze, il renziano Nardella, dice che lo schema destra-sinistra è superato dal Partito della nazione. Che ne pensa?«Le differenze tra destra e sinistra esistono. La sinistra è tassa e spendi, porte aperte all'immigrazione e sicurezza all'ultimo punto. Questo è un fatto. Il centrodestra è il contrario, a partire dalla difesa della sicurezza. E poi Renzi, quando dice Partito della Nazione, pensa a un Pd a guida renziana: cerca di recuperare qualche parlamentare in più».Insomma, lei non crede a questa ipotesi per Milano... «Non ci credo, per i fatti disastrosi della giunta Pisapia, non per questioni ideologiche. Noi dobbiamo dare un'alternativa seria a quattro anni arancioni che hanno impoverito la città, massacrandola di tasse. Pensi a quel che sta succedendo con il Piano degli scali. È la pietra tombale sulla giunta Pisapia».

«Sallusti è sul tavolo: deve sciogliere la riserva Sicura che Berlusconi farà la scelta azzeccata»


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