(...) E bisogna scordarsi i cunicoli del cinema. Niente labirinti, ci sarà un enorme open space. Si stringono i tempi. Ieri in giunta comunale è stato illustrato il progetto per piazza Liberty. Appena riqualificata per Expo e presto di nuovo stravolta per fare posto al colosso americano della tecnologia. Già i patiti del cinema d'autore hanno raccolta firme quando mesi fa è uscita la la notizia, ora i commercianti sono in fibrillazione per la durata dei cantieri.Qualche dettaglio. Dal parallelepipedo trasparente si scenderà cdalla scalinata o grazie a due ascensori posti ai lati. Quando il megastore sarà chiuso, la parte in superficie dovrebbe essere usata come spazio eventi, proiezione di film, luogo di aggregazione. Esclusi invece bar o ristoranti. Sempre in superficie, se il «cubo» di vetro sullo stile di New Tork, sorgerà nell'area che va dalla fine del negozio Nespresso all'immobile che ospita oggi il cinema, ai due lati invece ci saranno filari di alberi. L'Apollo chiuderà a giugno, prima della fine del mandato la società vuole ottenere il via libera del Consiglio di zona 1 e la convenzione con il Comune che regolamenti precisamente l'utilizzo della piazza (è di proprietà privata ma ad uso pubblico, c'è un ricorso ancora aperto al Tar, sentenza prevista l'11 febbraio) e le spese di manutenzione, a carico di Apple. Ieri non c'è stato un voto ma il dibattito in giunta potrebbe accendersi la prossima settimana. Già nei mesi scorsi l'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza aveva puntualizzato che Apple dovrà risarcire i lavori appena eseguiti (800mla euro) ma dovrebbe anche stanziare una cifra per ristrutturare una piazza del centro, Anche i commercianti potrebbero battere cassa. I lavori potrebbero durare 12/18 mesi, si chiedono se Apple risarcirà bar e negozi per i disagi. Chiara Campo
Chiara Campo