Una platea trasversale. Molto. Va dal deputato Pd Ivan Scalfarotto, paladino dei diritti gay, ai montiani Gianfranco Librandi (ex Pdl poi Scelta Civica) e Stefano Dambruoso, dal consigliere Ncd in Comune Carmine Abagnale all'assessore Sel Cristina Tajani, salita sul palchetto accanto a Giuseppe Sala e prima tra le donne a sottoscrivere la raccolta firme per la sua candidatura alle primarie. Il brindisi organizzato ieri sera al teatro Franco Parenti dal manager Expo è quasi uno show. Non tanto per la rappresentazione di Sala (che ha parlato 10 minuti, ha svelato logo e slogan ma ha rinviato a gennaio la presentazione del programma) quanto per il pubblico. Una miscellanea che non si discosta troppo da quel «modello arancione» che è imploso per le posizione da tenere insieme al tavolo, dal'area vicina ai centri sociali agli esponenti simbolo dei salotti borghesi. Tant'è, primo firmatario e presidente del comitato di Sala sarà Umberto Ambrosoli: gli è andata male come sfidante di Roberto Maroni alle Regionali, prova a fare meglio come uomo-ombra di mister Expo, anche se «tradisce» Giuliano Pisapia, suo grande sostenitore nel 2013, schierandosi contro la vicesindaco Francesca Balzani che è sponsorizzata dal sindaco. Stessa mossa dall'(ex) fedelissima Tajani che scatena la furia di Sel. ,«Mi auguro che per coerenza abbia annunciato anche le dimissioni dal coordinamento nazionale del partito. O vuole vincere il premio due piedi in due scarpe?» è la reazione a caldo del capogruppoMirko Mazzali. Firma convinta anche l'altra assessore Sel, Daniela Benelli. Giunta presente in forze al Franco Parenti, ci sono anche Rozza, Granelli, Maran, D'Alfonso, Bisconti. Tra le file Pd si notano il segretario milanese Pietro Bussolati, l'onorevole Lia Quartapelle, Patrizia Toia, Emanuele Fiano che si è ritirato dalle primarie per favorire Sala. Presente l'ex assessore Bruno Tabacci e l'ex vicesindaco Mariagrazia Guida, forse a caccia di una nuova poltrona. Ci sono anche gli esponenti Idv che dicono, «sembra il più quotato ma vedremo». Pronti a saltare su un altro carro, all'occorrenza. Dambruoso spiega: «Il nostro segretario nazionale ha avviato un dialogo e ci ha chiesto di continuare il percorso». In sala ci sono Sergio Predeval, ex presidente di Sogemi ai tempi della Moratti, e il (forse ex) braccio destro di Pisapia in Comune Gianni Confalonieri, un comunista molto trasversale.Se Sala evita di parlare della Balzani, lei non gli risparmia frecciate, a partire dai dubbi sui conti Expo. «Sono fiduciosa che tra pochi giorni sarà disponibile - dice -. Del resto non si tratta di importi enormi, è un bilancio da 700-800 milioni. Io sono abituata a quello del Comune che ne vale 5 miliardi e di solito ini due mesi riusciamo a organizzare tutta la materia». Possibilmente, il messaggio, lo pubblichi prima che finisca la campagna per le primarie. Una campagna che parte con il piede sbagliato: ieri alle 12 doveva essere pubblicato sui profili Facebook e Twitter del comitato il logo, ma qualcosa si è inceppato: «Per motivi tecnici siamo costretti a posticipare la pubblicazione» il messaggio di scuse. É arrivato 6 ore dopo.ChiCa
Da Librandi a Scalfarotto, da Tajani a Dambruoso Il commissario imbarca una squadra che durerà poco